allieva del corso A del corso di Design Industriale della prof. Cecilia Polidori



venerdì 21 gennaio 2011

Bruno Munari

Artista, grafico e designer, segue da principio i gruppi futuristi milanesi e romani. A partire dal 1930, crea la serie delle macchine inutili. Si allontana via via dal futurismo e si dedica alla grafica (CAMPARI) e all'editoria con Mondadori, per i cui tipi pubblica libri per bambini a partire dal 1945. E' tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta), nel 1948, contribuendo alla modernizzazione dell'arte. Sono del 1949 i "Libri illegibili"; crea giocattoli e vince il Compasso D'Oro nel 1954 con Zizì, scimmietta in gomma per Pigomma. Dal 1956 inizia a collaborare con Danese (Posacenere Cubico, 1975); nel 1962 organizza nell show room Olivetti a Milano, l'esposizione Arte Programmata. Dal 1968 progetta giochi didattici per Danese; del 1970 è Abitacolo per Robots (Compasso D'Oro 1979).
Tra i testi vi sono "L'Arte come Mestiere" del 1966, e "Design e Comunicazione Visuale" del 1968.
 
IL SUO DESIGN
 
Ironica risposta di Munari alla prospettiva della vita di corsa. Progettata nel 1945, ha le caratteristiche di una sedia classica (noce con intarsi e sedile in alluminio), ma presenta una seduta inclinata a 45°, destabilizzante risposta alla vita che corre veloce, alla frenesia che ruba il tempo.



La storia della Lampada Falkland è sintomatica nella genialità progettuale di Munari: coinvolgere una ditta che fabbricava calze da donna nella realizzazione di una delle lampade più note del design italiano. La lampada da soffitto viene realizzata con tessuto elastico tubolare che prende forma mediante anelli metallici.



Uno degli oggetto più noti è il Posacenere Cubo. Da non fumatore, il progettista crea uno dei posaceneri più funzionali esistenti: la lamina metallica inclinata, che va inserita nella struttura cubica del posacenere, crea una fessura che permette di raccogliere cenere e mozziconi. La lamina estraibile per la pulizia dell'oggetto inibisce l'uscita del contenuto durante gli spostamenti.




Giocattolo in gommapiuma armata. La scimmietta Zizì, piacevole al tatto poiché di gommapiuma, può assumere le più disparate posture; l'armatura in fil di ferro consente le manipolazioni e le punte arrotondare evitano ogni possibile ferimento del bambino (Compasso D'Oro nel 1954).






Munari: libri illeggibili e libri bizzarri Qualche esempio di come la creatività di artisti come Bruno Munari e di editori come Vanni Scheiwiller si sia esercitata sull´"oggetto libro". Con un´intervista a Giorgio Maffei, autore di "Munari. Libri", che si sofferma sulla figura di Munari amante del "formato libro". di Giancarlo Susanna

Partendo dalla definizione di "libro" del vocabolario - "un insieme di fogli delle stesse dimensioni, stampati o manoscritti, cuciti insieme secondo un certo ordine e racchiusi da una copertina, per lo più rigida" (Dizionario Garzanti della lingua italiana, Aldo Garzanti Editore, 1979) - e sfogliando uno dei libri "illeggibili" di Bruno Munari, risulta subito evidente che questo geniale artista e designer li ha ideati utilizzando quello che lui stesso chiama l´uso dei contrari.
Il libro "illeggibile" che abbiamo tra le mani è stato pubblicato nel 1991, è di formato quadrato con i lati che misurano dieci centimetri. Le uniche scritte compaiono sulla copertina grigio chiaro: "Libro illeggibile MN 1 di Bruno Munari Edito da Maurizio Corraini - Mantova". Le 32 pagine sono colorate - arancio, giallo, verde, azzurro - di dimensioni differenti e sembrano legate in modo del tutto casuale da una sottile cordicella.
Qualche notizia compare sulla bustina bianca che lo contiene: "Questo libro è stato progettato da Bruno Munari per la Galleria d´Arte Contemporanea "Maurizio Corraini" di Mantova. Fa parte di un gruppo di libri definiti "illeggibili" perché non hanno parole da leggere, ma hanno una storia visiva che si può capire seguendo il filo del discorso visivo".
I libri illeggibili sono stati creati da Munari nel 1949 e da allora sono comparsi in varie mostre in tutto il mondo. Nel catalogo delle Edizioni Corraini, che hanno realizzato e pubblicato molte idee di Munari, figurano naturalmente anche i libri "illeggibili". "La più elementare manifestazione della fantasia - scriveva Munari - nasce, forse, dal capovolgimento di una situazione, dall´uso dei contrari, degli opposti, dei complementari: lui dice verde? io dico rosso. Una antica stampa popolare, molto nota, intitolata Il mondo alla rovescia mostra un cavallo che cavalca un uomo, un paesaggio sopra alle nuvole, alcune pecore che fanno da guardiani a un gregge di uomini, e altre amenità. I bambini ridono se noi gli diciamo che lo zucchero è amaro e si divertono molto se gli raccontiamo una storia di una tartaruga che corre come un lampo" (da Fantasia , Laterza, 1977).

B. Munari, Libro Illeggibile, bianco e rosso 1953




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